Tradizione Futura.
La Stampa Romagnola tra arte e Mestiere
Spighe di grano, beneauguranti cornucopie, baruffe di galletti e tralci di vite sono i caratteri decorativi classici, mutuati dalle civiltà nobili del Mediterraneo che intagliati con sgorbie e scalpelli sui stampi di legno di pero da secoli raccontano di quella vita nei campi.
Nelle botteghe storiche, si continua a tramandare la tradizione romagnola, avendo cura di affiancare soggetti più contemporanei come pesci, melograni e farfalle, vere e proprie opere d’arte, di cui ogni stamperia possiede un suo originale inventario.
Questi disegni vengono poi incisi su legno per una profondità di 5 millimetri grazie al sistema xilografico, scalzando il materiale intorno alle parti che verranno impresse sulla tela e dando vita ai timbri caratteristici del processo di stampa a ruggine.
Facili da incidere e al tempo stesso resistenti ai colpi del mazzuolo, sono ancora oggi prodotti secondo un rigido disciplinare rimasto invariato nel tempo, ma le nuove generazioni di stampatori hanno sperimentato con i materiali per realizzarli. Se un tempo erano per lo più pero, ciliegio o sorbo e – in alcuni rari casi – noce, oggi si utilizzano anche gomme e resine.
Bologna, dal 5 maggio al 2 luglio
F.FRI organizza visite guidate ad una grande mostra per far conoscere questa forma di artigianato artistico tra le meno note del patrimonio di eccellenza del Made in Italy.